Una settimana da copy 1

Lo scorso novembre la nostra Associazione ha lanciato la prima edizione di un’iniziativa dedicata ai copywriter, studenti, giovani e meno giovani che volessero cimentarsi in una nuova esperienza: vivere l’atmosfera del lavoro in agenzia.

Una settimana da copy è stata una selezione di copywriter: 3 copy, senza distinzione di età, sono stati scelti per trascorrere una settimana in una grande agenzia italiana e mettersi alla prova su un vero cliente con un vero brief.

Per partecipare alla selezione si doveva inviare un video della durata massima di 60 secondi in cui promuovere il prodotto più difficile: se stessi. I candidati erano liberi di girare il video come meglio credevano, mettendoci la faccia, facendo un montaggio, un’animazione o anche solo facendo scorrere testi su uno sfondo. Il video ci è sembrato la massima forma di libertà di espressione e creatività per rispondere alla domanda “Perché dovremmo scegliere te?”.

La selezione è partita il 15 novembre e si è chiusa il 6 gennaio. Abbiamo ricevuto oltre 50 video, ma non siamo stati solo noi a selezionarli e a scegliere i 3 “vincitori”. Siamo infatti stati aiutati da una giuria di qualità formata da alcuni dei migliori direttori creativi italiani:

Marco Faccio, fondatore e presidente in Hub09
Vincenzo Pastore, direttore creativo in Hub09
Chiara Giuliano, direttore creativo in Hub09
Piero Lo Faro, copywriter freelance
Assunta Squitieri, direttore creativo in Marimo
Diego Fontana, copywriter, direttore creativo di Terra e docente IED
Sofia Ambrosini, direttore creativo in Freccia Ambrosini Volpi
Gina Ridenti, direttore creativo in TBWA Roma

L’agenzia che ha ospitato Una settimana sa copy è stata Hub09 di Marco Faccio, a Torino, una realtà giovane e stimolante che ha atteso i 3 copywriter con 3 biglietti del treno andata e ritorno, con 3 camere prenotate in hotel e soprattutto con un brief di un cliente prestigioso: BPER Banca.

Hub 09

Alla fine i tre giovanissimi copywriter selezionati dalla nostra Associazione e dalla giuria sono stati: Flavia Conti, studentessa dell’AANT (Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie) di Roma, Riccardo Baldani e Luca Santarelli, entrambi studenti della RUFA (Rome University of Fine Arts).

L’accoglienza in Hub09 è stata calorosa ed emozionante. Eccoli all’arrivo in agenzia:

Durante la settimana Flavia, Riccardo e Luca sono stati video-intervistati:

I tre studenti hanno affrontato la loro prima vera settimana di lavoro in un’agenzia, nonché una riunione col cliente in cui hanno potuto presentare il loro progetto (con tanto di mani sudate).

Qualche giorno dopo abbiamo chiesto loro di raccontarci cosa hanno portato a casa da questa esperienza ed ecco cosa ci hanno risposto.

Flavia:

Ho scoperto questa selezione grazie alla mia accademia, l’AANT di Roma, e all’Associazione Italiana Copywriter. Ho pensato al mio video di getto, è stata la prima idea che ho avuto e per una volta non avendo niente da perdere ho pensato solo a divertirmi. Mi veniva chiesto “perché avrebbero dovuto scegliere proprio me” e ho subito pensato al fatto che i giurati sarebbero stati inondati da un mare di parole, quindi ho subito deciso che nel video non avrei detto neanche una parola, ma allo stesso tempo volevo metterci la faccia e divertire la giuria, e insomma il risultato lo avete visto.

Nel caso fossi stata scelta, da questa esperienza mi aspettavo di conoscere più da vicino le dinamiche di un’agenzia pubblicitaria e di venire coinvolta in qualche progetto. Invece in Hub09 è successo molto di più! Siamo stati coinvolti in un progetto vero con un cliente “vero”, insomma tutto quello che fino a quel momento avevo solo simulato a lezione. Mi ha molto colpita la disponibiltà di tutti i membri dell’agenzia che ci hanno accolto come se fossimo parte del gruppo.

Di questa esperienza mi porterò dietro sicuramente la consapevolezza che c’è ancora tanto da imparare, ma anche tanta soddifazione per i risultati ottenuti in una sola settimana. Ho anche imparato che più che il risultato per me è importante come ci si arriva. Credo siano fondamentali le relazioni che si creano: potevamo scegliere se portare avanti i progetti singolarmente o in gruppo e la seconda scelta si è rivelata la migliore.

Spero che questa esperienza sia soltanto il punto di partenza.

Riccardo:

Ho scoperto Una settimana da Copy grazie alla mia professoressa di Copywriting, promotrice dell’iniziativa all’interno dell’Accademia in cui studio. Per il mio video, ho deciso di spogliare quello che dico di solito delle buone maniere e delle formalità, poi l’ho caricato di ego e presunzione, per gioco. Poi il gioco mi è piaciuto e ho premuto invio.

Se fossi stato scelto, mi aspettavo un ruolo subordinato nel quale non potessi far «danni» all’interno dell’agenzia e soprattutto un lavoro limitato alla sola scrittura pubblicitaria. Invece ho lavorato a un brief per un cliente insieme ai miei colleghi. Abbiamo definito idea e strategia da zero e ricoperto un ruolo fondamentale. Siamo arrivati al termine della settimana a presentare le nostre idee al cliente in carne e ossa. Una piacevolissima fetta di responsabilità che non mi sarei mai aspettato!

Da questa esperienza mi porterò dietro una Torino bellissima che non avevo mai visto e un’agenzia nella quale pagherei per poter lavorare. La pazienza di Racioppo e ancora l’esperienza e i consigli di Faccio.

E il suo leone d’oro sulla scrivania, che non ho voluto toccare.

Luca:

Un giorno in accademia la professoressa ci ha parlato di questa selezione, e mi è parsa subito un’occasione da non perdere. Per il mio video pensavo a come un giovane potesse promuoversi senza non avere davvero nessuna esperienza. Ed ecco l’illuminazione, ognuno di noi ha vissuto un sacco di esperienze che non hanno nulla a che fare con l’ambito lavorativo ma ci fanno crescere come persone.Sinceramente non credevo che scegliessero me.

In Hub09 ci siamo trovati con in mano un brief vero, potendo così passare dalla teoria alla pratica. Non mi aspettavo che saremmo stati così centrali nella realizzazione dell’idea e del progetto.

Da questa esperienza ho portato a casa un mare di informazioni su come sia la vita in agenzia e su come lavorare in team. E un po’ meno timidezza.